il progetto

Nel manifesto scelto quest’anno (dipinto dall’artista Francesca Marini) ci sono colori che sembrano volersi espandere, quasi fossero alla ricerca di spazi da riempire, senza però rispettare confini e figure.

Il richiamo è evidente al tema scelto per questa seconda edizione, quello degli spazi inclusivi, ma in maniera indiretta quei colori rappresentano bene anche noi e il nostro festival.

Fissati mesi fa i colori sulla tavolozza e decise le forme da riempire, ci siamo invece ritrovati (come il mondo intorno a noi) a non avere più confini preordinati, a seguire il colore ma senza una meta precisa. E, proprio quando tutto ci suggeriva che la tela andava buttata e cambiata, abbiamo deciso che ciò che stava nascendo ci piaceva, e che potevamo continuare a prendercene cura, a volte con benevola e artistica testardaggine, a volte con un po’ di lucida follia.

Quello che troverete nelle prossime pagine non è il festival che avevamo pensato mesi fa, perché quel festival oggi avrebbe meno senso: è un evento simile ma diverso nei confini, che non ha perso di vista l’importanza dei contenuti ma che li ha ripensati e adattati, che ha perso qualcosa in programmazione ma ha guadagnato in urgenza e bisogno di comunicare.

Volevamo e vogliamo provare a ragionare sull’inclusione di spazi mentali e fisici, in un momento storico in cui gli spazi personali e pubblici hanno trovato nuovi significati e nuove declinazioni.

E, come già lo scorso anno, sappiamo che non possiamo farlo da soli, e ci siamo circondati di persone e di idee che fossero guide e compagni di viaggio all’interno di questi spazi: inutile fare un elenco, ma ognuno dei nomi che troverete nel programma è lì perché crediamo possa aggiungere sguardi importanti all’esperienza. Vogliamo seguire i colori di copertina per vedere “cosa succede”: vi chiediamo di farlo con noi, in questi 4 giorni, con la certezza che non vi offriremo risposte ma tante, tante domande.

Andrea Rodegher
Presidente di Teatro Prova

ospiti

Mohamed Ba

Mohamed Ba nasce in Senegal, il piccolo grande paese dell’Africa Occidentale. Vive e lavora in Italia da vent’anni. Cerca, attraverso il suo lavoro di formatore, educatore, attore e drammaturgo teatrale, di dare il suo contributo per una rifondazione della nostra “forma mentis”, mettendo l’uomo al centro.

Daryl Beeton

Regista e attore inglese, Presidente di IIAN – International Inclusive Arts Network, persegue una ricerca legata al rapporto fra teatro e inclusione attraverso laboratori, spettacoli e happening teatrali in giro per il mondo, lavorando in stretta connessione con il British Council di Londra.

Teatro Binario 7

Compagnia teatrale di Monza, da oltre quindici anni produce spettacoli di prosa con un’attenzione particolare alla rielaborazione drammaturgica di testi classici o di letteratura contemporanea, ma anche a drammaturgie originali che indagano temi sensibili della nostra società.

Serena Crocco

Laureata in Filosofia e diplomata in teatro fisico presso Teatro Arsenale di Milano. Lavora per svariate compagnie e festival come attrice, performer e animatrice di figure (oggetti, ombre e pupazzi). Nel 2016 inizia a lavorare con la sordità ideando laboratorio Silenzio.

Valentina Dolciotti

Master in Diversity management a Roma, Direttrice della rivista DiverCity magazine, si occupa di consulenza D&I per aziende e organizzazioni.

Pegas Ekamba Bessa

Attore e regista, musicista, danzatore e coreografo, scrittore e sceneggiatore. Grazie a diversi linguaggi artistici, Pegas è un animatore interculturale che lavora per costruire e raccontare una società conviviale e inclusiva, in cui ognuno, con le proprie radici, storie, influenze, unicità è benvenuto.

Andrea Fianco

Andrea Fianco, PhD, psicologo e psicoterapeuta, socio fondatore e past president della Società Italiana di Psicologia Positiva (SIPP). Dal 2005 collabora con l’Università degli Studi di Milano come docente a contratto e come consulente nell’ambito di progetti di ricerca inerenti la psicologia positiva applicata alla disabilità, all’immigrazione e all’educazione. Dal 2004, in qualità di progettista, formatore, coordinatore di servizi socio-educativi e psicologo scolastico, opera nell’ambito della promozione del benessere giovanile e dell’inclusione scolastica.

Izumi Fujiwara

Pittrice giapponese, dal 2005 vive e lavora a Milano. Laureata in Graphic Design alla Tama Art University di Tokyo, si dedica alla pittura creando illustrazioni, grandi murales e scenografie per il teatro. Dal 2008 propone ai bambini esibizioni e laboratori di Live Painting.

STUDIO HABILIS: Francesco Agliardi e Nicola Eynard

Due architetti che, da più di 20 anni, condividono l’interesse per una città senza barriere, per un ambiente che sia accessibile e fruibile da tutti. Per perseguire questi obiettivi hanno dato vita prima ad una cooperativa di professionisti e poi ad uno studio di progettazione. L’attività dello Studio di Architettura Habilis si basa sulla convinzione che il mestiere dell’architetto possa avere un positivo ruolo sociale. Si impegnano, anche a livello di formazione tecnica, mettendo a disposizione le loro conoscenze e la loro esperienza affinché la cultura disciplinare di chi progetta le costruzioni sia sempre più attenta a questi temi.

Serena Sinigaglia

Fondatrice, presidente e direttore artistico dell’ A.T.I.R. (Associazione Teatrale Indipendente per la Ricerca). Come regista, ha diretto numerose produzioni e coproduzioni di prosa e opere liriche. Oltre a dirigere la Compagnia ATIR e tutti gli spettacoli che produce, collabora con i principali teatri milanesi (Carcano, Elfo Puccini, Franco Parenti) e dirige spettacoli per importanti produzioni italiane ed estere (Piccolo Teatro di Milano, Teatro Donizetti di Bergamo, Teatro Metastasio Stabile della Toscana).

Cristina Zanetti

Educatrice, formatrice ed esperta nella conduzione di laboratori autobiografici e nella raccolta biografica (LUA, Libera Università dell’Autobiografia di Anghiari); si occupa di minori, disagio e teatro.